Conversazione con Derek Walcott


da «Il Corriere della Sera», 24 dicembre 2011

DW: La verità, se si vuole valutare questo fenomeno, e credo che molta arte contemporanea nasca proprio da questo, la verità è che non puoi battere Tintoretto, o chi vuoi tu, quindi si può partire da questa realtà e creare del nonsense, o fare cose che non c’entrano niente con l’idea di competere con Tintoretto. Ma io ho sempre e comunque creduto che ci sia una gerarchia sopra di noi e che sia una fortuna se come artista senti di volerti unire a questa gerarchia, anche se poi ti definiscono imitativo o derivativo; credo che un artista abbia il diritto di dire: «sono un discepolo»

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